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Come sponsorizzare un corso su Instagram (senza impazzire)

Come sponsorizzare un corso su Instagram (senza impazzire)

Hai creato il tuo corso online. Magari insegni a organizzarsi meglio, a fare yoga da paura o a scattare foto che lasciano a bocca aperta. Hai messo anima, sudore e ore di lavoro in quel corso. E ora?

Ora devi farlo conoscere. E Instagram sembra il posto giusto, vero? Peccato che ogni volta che apri Gestione inserzioni ti senti come se qualcuno ti avesse catapultato in una sala comandi della NASA. Bottoni ovunque, numeri che non capisci, e la sensazione che stai per buttare soldi nel vuoto.

Respira. Non sei solo.

La verità è che sponsorizzare un corso su Instagram non è complicato.

È solo spiegato male.

Tipo quando a scuola il prof di matematica dava per scontato che tutti sapessero già tutto.

Ecco perché oggi ti spiego come portare il tuo corso davanti agli occhi giusti, in modo semplice, senza tecnicismi e soprattutto senza sprecare budget in tentativi alla cieca.

Pronta? Partiamo.

Partiamo dalle basi: a chi parli?

Immagina di organizzare una festa.

Non inviteresti mai persone a caso per strada, vero?

Chiameresti gli amici giusti, quelli che sai che si divertiranno.

Ecco, con Instagram è uguale.

Prima di premere “pubblica” su qualsiasi campagna, devi avere chiarissimo chi è la persona che ha bisogno del tuo corso.

Non “tutti”.

Non “chiunque voglia imparare”.

Ma proprio LUI o LEI.

Se il tuo corso insegna a scrivere meglio → il tuo cliente ideale è un freelance che perde opportunità perché non sa comunicare il suo valore.

Se insegna a gestire il tempo → è un imprenditore sommerso dalle cose da fare che arriva a sera senza aver concluso niente.

Se insegna strategie di vendita → è un consulente bravo nel suo lavoro ma che si blocca quando deve proporsi.

Fermati 5 minuti e scrivi questa frase:

“Il mio corso aiuta [tipo di persona] a [risultato concreto].”

Esempio: “Il mio corso aiuta freelance creativi a presentarsi ai clienti in modo chiaro e professionale, così da chiudere più progetti.”

Se non riesci a completare questa frase con chiarezza, fermati qui. Perché se non sai a chi parli, Instagram non saprà a chi mostrare il tuo annuncio. E butterai soldi.

Se non hai mai definito il tuo cliente ideale in modo strategico, ti consiglio di leggere prima come scegliere il target per le sponsorizzate Instagram. Ti cambierà il modo di vedere le campagne.

Fine della storia.

Il segreto per non sembrare disperata: Regala Qualcosa Prima

Facciamo un gioco.

Immagina di essere a una cena e qualcuno che non conosci si avvicina e ti dice: “Ciao, ti va di darmi 300 euro?”

Tu che fai? Scappi. Ovvio.

Ecco, è esattamente quello che succede quando chiedi subito i soldi per il tuo corso a persone che non ti conoscono.

Instagram non è il tuo pubblico fedele. Instagram è pieno di gente che ti vede per la prima volta, che magari sta scrollando in pausa pranzo e non ha la minima intenzione di comprare niente.

La mossa intelligente? Offri un assaggio gratuito.

Tipo quando al supermercato ti danno quel pezzetto di formaggio da provare. Tu lo assaggi, ti piace, e finisci per comprare la forma intera.

Nel tuo caso, il “pezzetto di formaggio” può essere:

  • Un mini-ebook (5-10 pagine) con i 3 errori più comuni nel tuo campo
  • Un PDF con una checklist pronta all’uso
  • Un video di 10-15 minuti che spiega un concetto chiave del tuo corso
  • Un template che possono scaricare e usare subito

L’importante è che sia:

  1. Utile davvero (non aria fritta)
  2. Veloce da consumare (nessuno ha tempo per un manuale di 50 pagine)
  3. Collegato al corso completo (così capiscono che c’è molto di più)

Quando le persone scaricano il tuo regalo, succedono due cose magiche:

  1. Capiscono che sai di cosa parli
  2. Ti lasciano l’email (e tu hai il permesso di ricontattarle)

Boom. Hai appena trasformato uno sconosciuto in qualcuno che ti conosce e si fida di te.

Se hai qualche dubbio su cosa offrire gratuitamente nel tuo caso specifico, ti consiglio di leggere il mio articolo Il tuo lead magnet fa schifo

I contenuti che funzionano davvero (e come crearli senza impazzire)

Ok, hai il regalo pronto. Ora devi creare i contenuti che faranno fermare le persone mentre scrollano.

E qui arriva la parte divertente: devi dare a Instagram diverse opzioni. Perché il sistema (si chiama Andromeda, ma non ti serve saperlo) è come un bambino curioso. Se gli dai un solo giocattolo, si annoia. Se gliene dai tre, trova quello che piace di più e lo usa.

Se vuoi approfondire come funziona il nuovo algoritmo di Meta, leggi la guida completa su Andromeda Ads e scopri come adattare le tue creatività per ottenere il massimo dai tuoi contenuti.

Quindi, preparati a creare 3 tipi di contenuto diversi:

1. Il Video Corto (10-15 secondi)

Tipo: guardi la telecamera e dici una cosa che fa alzare le antenne.

Esempio: “Sai perché il tuo corso non si vende? Perché non stai parlando al problema giusto. Scarica la guida gratuita e scopri come farlo.”

Semplice. Diretto. Al punto.

2. La Foto con Testo Gigante

Una bella immagine (anche stock, nessuno ti giudica) con sopra scritto a caratteri GRANDI il beneficio principale.

Esempio: “Da zero clienti a agenda piena in 30 giorni” + freccia verso il pulsante “Scarica ora”.

L’occhio umano ama le cose chiare. Se deve sforzarsi per capire, passa oltre.

3. Il Carosello (5 Slide)

Questo è il contenuto “educativo”. Fai vedere che ne capisci.

Struttura che funziona sempre:

  • Slide 1: Titolo forte (“5 errori che ti costano clienti ogni giorno”)
  • Slide 2-4: Errori + soluzione veloce
  • Slide 5: CTA “Scarica la guida completa gratis”

Quando carichi questi contenuti nella campagna, Instagram li testerà tutti e capirà da solo quale funziona meglio con il tuo pubblico.

Tu non devi fare niente.

Lui lavora per te.

Come impostare la campagna

Ecco, arriviamo al momento “paura”.

Quello in cui apri Gestione inserzioni e pensi: “Ma chi me l’ha fatto fare?”

Tranquilla.

Segui questi passaggi e sei a posto.

Passo 1: Scegli l’obiettivo giusto

Vai su Gestione inserzioni e clicca su “Crea campagna”.

Ti chiederà: “Cosa vuoi ottenere?”

Tu scegli: “Acquisizione contatti” (o Lead, se lo vedi in inglese).

Perché? Perché tu non vuoi vendere subito il corso.

Tu vuoi raccogliere email di persone interessate al tuo regalo gratuito.

Passo 2: Decidi chi deve vedere l’annuncio

Qui scegli:

  • Età: chi compra di solito il tuo corso? 25-45 anni? 30-55?
  • Interessi: metti parole chiave legate al tema. Se insegni fotografia: “Fotografia”, “Canon”, “Reflex”, “Lightroom”.

Non esagerare. 3-5 interessi bastano.

Passo 3: Decidi il budget

Ecco la domanda da un milione di dollari: “Quanto spendo?”

Risposta semplice: parti con 10 euro al giorno per 7 giorni. Totale: 70 euro.

È un test. Serve per capire se funziona. Se butti dentro 500 euro subito e sbagli qualcosa, hai buttato 500 euro. Se ne butti 70 e sbagli, pazienza. Aggiusti e riparti.

Vuoi capire meglio come impostare il budget in base ai tuoi obiettivi? Leggi la guida completa su quanto costa promuovere su Instagram e come impostare la strategia di budget per le tue campagne.

Passo 4: Carica i tuoi contenuti

Qui metti:

  • I 3 video
  • Le 3 foto
  • I 3 caroselli

E poi scrivi 2 versioni del testo:

  • Una corta: “Scarica la guida gratuita e scopri come [beneficio]. Clicca qui.”
  • Una lunga: Racconti il problema, empatizzi, offri la soluzione.

Instagram li mescolerà e troverà la combinazione migliore.

Passo 5: Premi “Pubblica” e Respira

Fatto. La campagna è attiva.

Ora aspetti 48 ore.

Sì, 48 ore.

Non controllare ogni 5 minuti.

Lascia lavorare il sistema.

Dopo 48 ore, vai a vedere: quale creatività sta portando più clic? Quale costa meno?

Bene, ora che lo hai visto, mettiti a fare qualcos’altro.

Sono pazza? No.

Ma ho visto troppi professionisti mettersi a cambiare un intero funnel solo dopo 2 giorni di campagne.

Al giorno d’oggi, soprattutto se investi cifre contenute (come 10 euro al giorno), prima di 7-10 giorni non riesci a vedere niente.

E, credimi, se anche il questo lasso di tempo non arrivano contatti, riesci comunque ad ottenere abbastanza dati per capire come indirizzarti.

Se non sai come interpretare i numeri che vedi nella dashboard, leggi la guida su come leggere i dati di Instagram Ads. Ti spiego tutto in modo chiaro, senza tecnicismi.

Dove mandi le persone dopo il clic?

Hai fatto tutto bene.

La persona clicca sul tuo annuncio.

E ora?

Ora deve arrivare in un posto dove:

  1. Capisce subito cosa ottiene
  2. Lascia l’email
  3. Riceve il regalo

Niente menù complicati.

Niente 10 link diversi.

Una pagina. Un obiettivo.

Cosa ci metti in questa pagina?

  • Titolo chiaro: “Scarica la guida gratuita: [Beneficio]”
  • 3 benefici veloci: punti elenco, facili da scannare
  • Una testimonianza (se ce l’hai)
  • Il form: Nome + Email + Bottone “Invia”

Fine.

Se la pagina è lenta, le persone scappano. Testala col telefono. Deve caricare in 2 secondi massimo.

Altrimenti? Soldi buttati.

Ora che hai l’email, fai così

Ok, la persona ha scaricato il tuo regalo. Hai la sua email. Evviva.

Ma non è ancora il momento di vendere.

È il momento di costruire fiducia.

Ecco la sequenza che funziona:

Email 1 (subito): “Ecco il tuo regalo! [Link]. Buona lettura!”

Email 2 (dopo 2 giorni): Dai un consiglio utile collegato al tema. Tipo: “3 errori che fanno tutti quando [problema].”

Email 3 (dopo altri 2 giorni): Racconta una storia. Magari di un tuo cliente che ha risolto quel problema.

Email 4 (dopo altri 2 giorni): “Se il regalo ti è piaciuto, ti presento il corso completo. Ecco cosa trovi dentro + prezzo + bonus.”

E chi non apre le email? Gli rimandi una storia sponsorizzata su Instagram: “Hai già scaricato la guida? Vuoi passare al livello PRO?”

Quanto devi spendere davvero?

Facciamo due conti veloci.

Se il tuo corso costa 200 euro, puoi permetterti di spendere massimo 60 euro per acquisire ogni studente.

Cioè il 30% del prezzo.

Perché? Perché devi lasciare margine per: tasse, piattaforma, tempo che ci metti, e soprattutto… il tuo guadagno.

Esempio pratico:

  • Corso a 200 euro
  • Puoi spendere massimo 60 euro per studente
  • Obiettivo: 5 studenti
  • Budget totale: 300 euro

Parti basso (10 euro al giorno), guardi i numeri, e scali solo quando vedi che conviene.

Se ogni contatto ti costa 5 euro e su 10 contatti ne compra 1, significa che spendi 50 euro per vendere un corso da 200. Perfetto. Puoi aumentare il budget.

Se ogni contatto ti costa 20 euro e nessuno compra? Houston, abbiamo un problema. Fermi tutto e aggiusti.


Gli errori che fanno tutti (e che tu puoi evitare)

Vediamo quali sono le trappole classiche in cui cadono tutti. Spoiler: sono evitabilissime.

Errore #1: Parlare a tutti

“Il mio corso è per tutti!”

No. Non lo è. E se lo è, nessuno lo comprerà.

Perché se parli a tutti, non parli a nessuno. Le persone comprano quando si sentono capite. E tu non puoi capire tutti.

Errore #2: Chiedere soldi subito

“Compra il mio corso! Clicca qui!”

Ehhh no. Funziona come chiedere di sposarti al primo appuntamento. La gente scappa.

Prima regali. Poi vendi.

Se vuoi capire perché il famoso tasto “Metti in evidenza” non funziona e come fare pubblicità nel modo giusto, leggi promuovere post Instagram funziona davvero?

Errore #3: Landing page complicata

Troppe immagini, troppi link, troppi bottoni.

La persona arriva, non capisce, se ne va.

Una pagina = un obiettivo. Sempre.

Errore #4: Usare una sola foto

Instagram ama la varietà.

Se gli dai un solo contenuto, si annoia.

E il tuo pubblico pure.

Video + foto + carosello = combo vincente.

E se ti stai chiedendo se è meglio usare foto, video o reel, leggi per promuoversi su Instagram è meglio usare foto, video, reel o storie? e scopri quali creatività testare per Andromeda in base al tuo servizio.

Errore #5: Non guardare mai i numeri

Se non sai quanto ti costa un contatto, stai guidando a occhi chiusi.

Controlli i dati ogni 48 ore. Punto.

La Checklist da Stampare e Tenere sulla Scrivania

Prima di lanciare qualsiasi campagna, passa questa lista:

✅ Ho scritto chi aiuto e che risultato prometto
✅ Ho creato un regalo gratuito (PDF, video, checklist)
✅ Ho preparato almeno 3 tipi di contenuto (video, foto, carosello)
✅ Ho impostato budget test: 10 euro al giorno per 7 giorni
✅ La mia landing è veloce e ha un solo obiettivo
✅ Ho preparato le email di follow-up (valore + offerta)
✅ Controllerò i dati ogni 48 ore

Se hai spuntato tutto, sei già avanti al 90% dei tuoi concorrenti.

E credimi, non è poco.

Ricapitoliamo: Il piano in 3 righe

  1. Regala qualcosa di valore per attirare le persone giuste
  2. Crea contenuti diversi e lascia che Instagram trovi il migliore
  3. Nutri i contatti con email utili prima di vendere il corso

Sembra semplice? Perché lo è.

Il problema non è la complessità. Il problema è che la maggior parte delle persone salta passaggi, improvvisa, e poi si lamenta che “le Ads non funzionano”.

Le Ads funzionano. Se sai cosa stai facendo.

E se ti stai ancora chiedendo se è meglio puntare sui contenuti organici o sulla pubblicità, ti consiglio di leggere meglio fare contenuti organici o sponsorizzare? dove ti spiego perché l’organico non è gratis come credi.

Come impostare tutto in autonomia?

Guarda, lo so.

Leggere è una cosa.

Fare è un’altra.

Magari ora hai le idee più chiare, ma ti stai chiedendo: “Ok, e ora come faccio praticamente?”

Nessun problema.

Se vuoi una mano a costruire i contenuti giusti, capire se la tua landing è un buco nero di clienti o semplicemente avere qualcuno che ti dice “questo funziona, questo no”, ho due opzioni per te:

1. Scarica Adscheck 7 (Gratis)

È la checklist che in 15 minuti ti dice esattamente dove stai buttando soldi nelle tue campagne. Niente teoria, solo punti concreti da verificare. La trovi a questo link.

2. Prenota una Consulenza con me

In un’ora mettiamo a posto tutto il percorso: dal primo clic alla vendita del corso.

Ti dico cosa funziona, cosa no, e come sistemare.

Niente fumo, solo risultati.


Vendere un corso su Instagram non basta postare una foto carina con una caption motivazionale.

Serve un piano.

Serve strategia.

Serve sapere cosa dire, a chi dirlo, e come portare quella persona dal “chi sei?” al “dove firmo?”.

E quella, credimi, è tutta un’altra storia.

Ma ora ce l’hai. Il piano è qui. Gli step sono chiari.

Ora tocca a te.

Buon lavoro (e buone vendite).

Quali creatività testare subito per Andromeda se sei freelance o consulente

Quali creatività testare subito per Andromeda se sei freelance o consulente

Quando Meta ha lanciato Andromeda Ads ha ribaltato la logica con cui fino a ieri costruivamo le campagne: non più “due-tre inserzioni complete”, ma librerie di asset che il nuovo algoritmo mescola e rimixa in tempo reale finché non trova la combinazione più persuasiva per ogni micro-segmento di pubblico.

Se vuoi che le tue campagne funzionino (e non diventino solo un laboratorio costoso in mano all’AI) devi consegnare ad Andromeda un pacchetto di creatività variegate, riconoscibili e semantizzate.

In altre parole: niente “posto un reel e via”.

Serve mettere lo stesso impegno strategico che impiegheresti per scrivere un funnel o progettare una landing; altrimenti l’algoritmo non avrà abbastanza materiale per capire chi convincere, con quale stile e attraverso quale argomento.

Vediamo allora, formato per formato, quali asset testare subito, come etichettarli, come alternare gli “angoli” narrativi e, soprattutto, come organizzare un batch minimo di dieci-venti varianti senza finire in burn-out creativo.

Mi serve davvero testare diversi asset di creatività?

Andromeda classifica creatività e destinatari in tempo reale: cerca pattern tra interessi, intenzioni, micro-comportamenti, poi allinea ogni utente con la combinazione di copy-visual-CTA che statisticamente ha più probabilità di convertire.
Se gli dai solo un video e una foto, l’algoritmo è costretto a insistere con quelle varianti anche quando smettono di performare. Se invece gli consegni una libreria eterogenea (video brevi, reel, caroselli, immagini, UGC, offerte lampo, before-after) può fare “switch” continuo e tenere sempre alto il CTR (click-through rate) e basso il CPL (costo per lead).

Per capire come il sistema sceglie i migliori asset, ripassa i principi letti in Come leggere i dati di Instagram Ads: le metriche top-asset ti diranno quali formati “mangia” più volentieri e quali scartare.

Quali formati testare subito (con esempi pratici)

Video brevi da 6-15 secondi

Perché funzionano

  • Guardano alla soglia d’attenzione reale (otto secondi);
  • Perfetti come hook di awareness: statistiche shock, miti da sfatare, domande scomode;
  • Ottimi “pezzi di puzzle” per retargeting: li vedi, li ricordi, clicchi la creatività successiva.

Esempio pratico per life coach:

“Il 92 % dei freelance soffre di sindrome dell’impostore… vuoi sapere perché? — CTA: SALVA e scopri nei DM”.

Hook problema + promessa risultato: Andromeda lo mostrerà a chi scrolla velocissimo e misura la % di visualizzazione.

Reel e Stories verticali

Perché funzionano

  • Sono il formato nativo di Instagram;
  • Si prestano al mix “faccia + testo sovrapposto” che l’algoritmo riconosce come umano;
  • Possono includere sticker interattivi (sondaggi, quiz) utili sia organico che ads.

Esempio per social media manager:
Mini-story a tre clip:

  1. Clip 1 (3 s): “Vorresti guadagnare di più ma più clienti ma hai solo 1 000 follower?”
  2. Clip 2 (4 s): “Guarda cosa è successo a Silvia dopo aver ottimizzato la bio seguendo la mia strategia ⇒ +12 DM in 48 h.”
  3. Clip 3 (5 s): CTA “Scrivi BIO in DM e ti mando la checklist”.

Il funnel prosegue in retargeting: chi guarda il 75 % riceve un carosello “Prima-Dopo” con la consulenza.

Caroselli “multi-beneficio”

Perché funzionano

  • Permettono di segmentare per interesse interno: chi arriva alla slide 5 è palesemente più coinvolto;
  • Ottimi per spiegare processi, mostrare road-map, raccontare mini-case-study.

Struttura consigliata 5 slide

  1. Titolo shock (problema)
  2. Conseguenza nascosta (perdita, costi, tempo)
  3. Soluzione snapshot (la tua metodologia)
  4. Prova sociale (screenshot risultati)
  5. CTA “Salva il carosello e scrivimi STRATEGIA in DM”

Immagini statiche ad alta differenziazione cromatica

Perché funzionano

  • Il feed continua a mostrarle (soprattutto a chi usa poco i reel);
  • Se progettate con colore forte + headline spaccata (due righe, font bold) catturano nella micro-pausa di scroll;
  • Perfette da usare come “filler” quando il video non c’è.

Best practice
Background fluorescente, testo bianco o nero, CTA in secondo colore. Ma, soprattutto, niente foto stock generiche.

Testimonianze e User Generated Content

Perché funzionano

  • L’algoritmo rileva la faccia nuova;
  • Social proof diretto: “Se ha funzionato per lei, funziona anche per me”;
  • Riduce il costo per lead perché abbatte lo scetticismo.

Esempio video selfie per consulenti finanziari
“Ciao, sono Laura, faccio social media per psicoterapeuti. Con l’analisi di Pierpaolo ho risparmiato 2.000 euro di tasse modificando l’impostazione della mia società. vi consiglio di prenotarla ora finché è gratis.”

Caricalo in due formati: reel (9:16) e square (1:1) con cornice brandizzata.

Annunci con offerte dirette (flash)

Perché funzionano

  • Ideali per scalare dopo che il pubblico è caldo;
  • Devono essere immediatamente distinguibili: colori “warning”, timer, percentuali di sconto.

Esempio grafica per sviluppatore siti web
Header rosso, testo bianco: “Solo 48 h – Analisi SEO – Prenota ora”.
Body minimal: “5 posti disponibili, rispondi AUDIT in DM”.

Comparative / Before-After

Perché funzionano

  • Il cervello umano ama il contrasto visivo;
  • Perfetti per servizi che migliorano KPI (DM, fatturato, tempo, estetica feed).

Formati top

  • Slider prima-dopo (Stories, caricato come reel con tag manuale “scorri”);
  • Carosello 1 → prima, 2 → dopo, 3 → break-down degli step.

Approfondisci anche qui: Come adattare le tue creatività ad Andromeda Ads

Come alternare gli angoli narrativi

Un errore comune è fare tre reel diversi, ma tutti con la stessa impostazione.

Come, ad esempio, fare leva sempre sul problema o sull’urgenza.

Ma l’aggiornamento Andromeda Ads cerca varianza semantica: se inserisci asset che coprono diverse leve psicologiche, trova pattern di risposta più raffinati.

Crea almeno un asset per angolo: 6 video = 6 leve psicologiche. L’algoritmo troverà per ogni cluster di audience l’angolo più convincente.

Taggare gli asset: semantica per l’AI

Meta consente di etichettare gli asset con descrizioni interne (non visibili).

Consiglio mio? Sfruttale:

  • offerta → tutto ciò che ha price/timer
  • beneficio → highlight risultato (es. +DM, +fatturato)
  • testimonial → UGC, recensioni
  • educazione → tutorial, how-to
  • problema → copy/hook doloroso

Queste tag aiutano Andromeda a combinare asset complementari: ad esempio, video “problema” + immagine “beneficio” + copy “offerta”.

Come creare 10-20 asset per le tue pubblicità su Meta in 2 ore (senza impazzire)

Step 1 – Script unico
Scrivi una scaletta con i sei angoli, declina gli hook in 3 varianti. Avrai 18 aperture pronte.

Step 2 – Shooting mezza giornata
Registra i 6 video back-to-back. Cambia set (parete, scrivania, luce naturale) ogni 2 clip per varietà visiva.

Step 3 – Grafica rapida
Usa un template brand (Canva) e duplica 3 statiche cambiando headline + colore accento.

Step 4 – Carosello
Trasforma lo script didattico in 5 slide (problema, errore, soluzione, prova, CTA).

Step 5 – Tag & upload
Etichetta ogni file, carica in Andromeda, lascia mixing automatico.

Totale:

  • 6 video (hook diversi)
  • 3 immagini statiche
  • 1 carosello
  • 3 copy brevi + 3 copy lunghi + 3 headline
    = 16-20 asset (dipende da quanti CTA/varianti testi generi).

Tempo stimato: due di lavoro se sei organizzato.

Aggiornare spesso: la caducità dei formati

Instagram “stale-control”: l’algoritmo riduce reach agli asset mostrati troppe volte.
Ogni 7-10 giorni:

  1. Rivedi Top-Asset → duplica i migliori in nuova campagna “scaling”.
  2. Sostituisci i bottom 20 % con asset freschi (basta cambiare hook, background, colore).
  3. Aggiungi UGC appena li ricevi (i video dei clienti non scadono mai).

Errori da evitare (lista breve ma letale)

  • Fare varianti solo di testo e nessuna di visual → Andromeda penalizza gli asset visivamente identici.
  • Usare stock photo generiche → abbassano la authenticity score, clic più costosi.
  • Delegare tutto al graphic designer: perdi velocità. Crea tu video selfie, poi passa solo la brandizzazione.
  • Non controllare saturazione: se un asset mostra CPM in salita >40 % fermalo, è “bruciato”.
  • Dimenticare la CTA in video: Andromeda segue i segnali comportamentali; se non inviti a cliccare o salvare, il video perde spinta.

Ripassa i concetti di saturazione e performance in Quanto costa promuovere su Instagram nel 2025?.

Checklist operativa in 15 punti

  1. Promessa unica scritta.
  2. Sei angoli narrativi mappati.
  3. Tre hook video per angolo.
  4. Sottotitoli auto-generati.
  5. Palette coerente + font brand.
  6. Tre statiche con headline in alto.
  7. Un carosello 5 slide.
  8. Tre copy brevi (<90 car).
  9. Tre copy lunghi (<500 car).
  10. Tre headline alternative.
  11. CTA coerente su tutti gli asset.
  12. Tag semantici asset-level.
  13. Caricamento con combinazione automatica ON.
  14. Monitoraggio top/bottom asset ogni 48 h.
  15. Sostituzione bottom 20 % ogni settimana.

Scarica la versione PDF integrale tramite Adscheck 7 per spuntare ogni passaggio mentre produci i contenuti.

Se vuoi che Andromeda Ads parli la lingua dei tuoi clienti (e non quella del caso) inizia oggi a costruire la tua libreria di asset vari, strategici, taggati.

Non sai da dove partire? Scarica Adscheck 7, la checklist che in 15 minuti ti dice quali asset ti mancano, oppure prenota una consulenza: analizziamo insieme le tue creatività attuali, progettiamo il batch da 20 varianti e lasciamo che il nuovo algoritmo faccia il suo lavoro. Con il materiale giusto.

E ricorda:
Se vuoi risultati veri, non ti basta un video virale o una grafica carina.

Serve un ecosistema di asset pensati per essere combinati dall’AI.

E quella, credimi, è tutta un’altra storia.

Come adattare le creatività ad Andromeda Ads: guida operativa (2025)

Come adattare le creatività ad Andromeda Ads: guida operativa (2025)

Pochi giorni dopo il roll-out di Andromeda Ads la maggior parte dei professionisti è ancora lì a domandarsi: “Ok, l’algoritmo è più ‘smart’, ma i miei reel, i miei copy e le mie immagini andranno ancora bene?”

La risposta è sì.

Ma solo se smetti di trattare la creatività come un riempitivo grafico e inizi a progettarla come parte viva di un sistema che Andromeda deve capire e ottimizzare.

Qualche giorno fa ti ho agià anticipato le novità del nuovo aggiornamento Andromeda Ads in questo articolo Andromeda Ads: cosa cambia con il nuovo aggiornamento di Instagram e Meta (e cosa devi fare subito).

Quello che vediamo in questo articolo (lungo e pratico, ti avviso già!), invece, sono:

  • perché con Andromeda “una creatività va bene per tutto” è morte certa alle conversioni;
  • come costruire pacchetti di asset dinamici — video, foto, caroselli, copy, hook — che l’AI possa combinare da sola;
  • la logica dei micro-test (niente più 20 campagne manuali);
  • esempi reali, checklist, errori da evitare e una tabella di marcia da usare già stasera.

Andromeda e la svolta “asset first”

Il nuovo aggiornamento Andromeda di Meta re-ingegnerizza il concetto di campagna: non ragiona più per “annunci finiti”, ma per asset (micro-pezzi di creatività) che l’AI miscela in tempo reale.

Se carichi un solo reel, un solo copy e una sola immagine, limiti il suo potere di ottimizzazione; se gli dai un piccolo “menu degustazione” di pezzi compatibili, la piattaforma troverà da sola la combinazione più performante per ogni sotto-segmento di pubblico.

Cosa significa asset

  • Visual principali: video verticali (9:16), foto 1:1, immagini 4:5, grafiche per caroselli.
  • Copy brevi: (prima riga/hook da max 90 caratteri)
  • Copy lunghi (300-500 caratteri).
  • Headline (25-40 caratteri) e descrizioni secondarie (fino a 60 caratteri).
  • CTA (Richiedi ora, Prenota, Scarica, Invia DM).
  • Background audio o musiche (soprattutto per reel/statiche animate).

Di ognuna di queste categorie dovresti consegnare ad Andromeda minimo 3 varianti.

Il tuo “annuncio” diventa così un pacchetto da 12-20 asset che l’algoritmo combinerà in centinaia di micro-varianti, testando tutto senza che tu debba duplicare campagne.

Costruisci la libreria asset in quattro mosse

1. Definisci il messaggio chiave su un foglio

Scrivi in una frase cosa prometti: “Una consulenza Instagram Audit di 20 minuti che ti mostra gli errori e il piano d’azione in 48 ore”.

Tutto il resto (visual, headline, CTA) deve essere declinazione di quella promessa unica.

2 Crea 3 hook video da 8-12 secondi

  • Hook 1 — Problema shock: “Il 90 % dei profili freelance perde clienti prima ancora di iniziare: ecco perché!”
  • Hook 2 — Statistica sorprendente: “Due righe di bio sbagliata ti costano in media 11 richieste al mese…”
  • Hook 3 — Mini-case study: “Guarda come Sara ha generato 14 DM in 48 ore con un solo cambiamento”.

Registra in verticale, audio chiaro, sottotitoli auto-generati (Instagram li ama). Tre versioni = tripla probabilità che l’AI trovi il gancio che fa stare la gente.

3 Produci 3 visual statici/coordinati

  • Foto “dietro le quinte” con headline in sovra-impressione.
  • Grafico/minicarosello con prima-dopo (screenshot DM, risultati numerici).
  • Mock-up semplice del tuo PDF/checklist.

Mantieni palette e font del brand (leggi: creare autorevolezza istantanea).

4 Scrivi 3 copy brevi + 3 copy lunghi

Breve: 1 riga hook + CTA (“Prenota ora la tua sessione gratuita”).
Lungo: mini-story + bullet benefit + CTA.
Ottimo il tono diretto che usi già negli articoli (vedi Promuovere post Instagram funziona?).

Come impostare le campagne con aggiornamento Andromeda

Qui andiamo un po’ sul tecnico, ti avverto!

Ma se hai seguito passo passo tutte le indicazioni che ti ho segnato qui sopra, i prossimi passaggi sono un gioco da ragazzi.

  1. Vai nella nuova dashboard Campagne → Crea → Obiettivo (es. Acquisizione contatti).
  2. Aggiungi gli asset: carica tutti i video, le foto e i copy.
  3. Lascia “Combinazione automatica asset” su ON.
  4. Imposta budget di test (20-30 % del mensile: se hai 300 €, metti 60-80 € qui).
  5. Pubblico: uno ampio (Italia 25-55, interessi professionali) + uno lookalike dei tuoi iscritti (se disponibile).
  6. Premi Pubblica.

L’algoritmo mixerà hook-video-copy-CTA.

Entro 48 h vedrai quali combinazioni portano CPL (costo per lead) più basso.

Un po’ diverso dal sistema che avevamo visto su Come impostare la strategia di budget per le campagne Instagram Ads (2025), non trovi?

Ma nemmeno così tanto.

Credimi.

Come leggere i dati delle campagne dopo aggiornamento Andromeda Meta

Andromeda mostra già i Top-Asset.

A te rimane il compito di controllare:

  • Coinvolgimento creativo — percentuale di visualizzazione > 70 % su video → hook promossi a “star”.
  • CTR by asset — copy breve 1 porta 3 % di click, copy lungo 0,8 %? Mantieni il breve.
  • Costo per risultato per asset — se un visual statico porta lead a 3 € ma un reel ne costa 8, disattiva il reel, ricarica nuova variante.
  • Quali sono gli asset che vendono di più (vendono, eh!?, no che portano like. Mi raccomando!)

Ogni 48 h:

  1. Pausa asset peggiori (10-15 % bottom).
  2. Duplica asset migliori in una “campagna ottimizzazione” con budget raddoppiato.
  3. Sostituisci slot vuoti con nuove varianti (stesso formato, nuovo hook).

Così alimenti l’AI con dati freschi senza farle “mangiare” asset che performano male.

Best practice formato per formato

Reel & video verticali

  • 9:16, max 30 s (il sweet spot sono 15 s).
  • Testo-sovraimposto nelle prime 2 s.
  • Sottotitoli sempre.
  • Close-up viso (l’algoritmo riconosce l’umanità → più watch-time).

Foto statiche

  • High-contrast, soggetto chiaro + headline in bold.
  • Nessun testo lungo dentro immagine (limite 20 % non è più ufficiale, ma penalizza).
  • Call-out arrow verso CTA se c’è bottone “Scopri di più”.

Caroselli

  • 5 slide: problema, aggravante, soluzione, prova, CTA.
  • Testi grandi, leggibili senza zoom.
  • Slide 1: in 4 parole la promessa (es. “+14 DM in 48 h”).
  • Slide 5: CTA ripetuta identica al bottone.

Errori da evitare (post-Andromeda)

  1. Una sola creatività: l’AI non ha scelta, spreca budget per capire che “non funziona”.
  2. Copy lunghissimi nei video: il 70 % scrolla via a 8 s; se non hai dato il valore e la CTA, hai perso (se ti serve qualche spunto su come impostare i copy per promuovere i tuoi servizi, approfondisci questo articolo Frasi persuasive per convincere: come conquistare i tuoi clienti in pochi passaggi)
  3. Asset non coerenti: reel “funny” + copy super corporate = algoritmo confuso, pubblico idem.
  4. Tagliare il budget se non converti in 24 h: Andromeda ha bisogno di fase Learning. Aspetta 1000 impression per asset prima di giudicare.
  5. Sovra-automatizzare: bene lasciare mixing, MA tu scegli sempre pubblico, obiettivo, KPI. Senza strategia l’AI non compensa.

Per tenere sotto controllo CPL, CPM e conversione finale, ripassa i principi in Come leggere i dati di Instagram Ads.

Se vuoi trasformare le tue Instagram Ads in una macchina che genera lead qualificati mentre dormi, non ti basta caricare un video random e sperare che Andromeda faccia il miracolo.

Scarica Adscheck 7, la checklist che in 15 minuti ti mostra se i tuoi asset stanno frenando l’algoritmo, oppure prenota una consulenza: analizzo il tuo pacchetto creatività, ti mostro cosa tenere, cosa buttare e come alimentare Andromeda con materiali che vendono.

Ricorda: se vuoi clienti veri e non solo impression, devi dare all’AI asset pensati per convertire.

E quella, credimi, è tutta un’altra storia.

Andromeda Ads: cosa cambia con il nuovo aggiornamento di Instagram e Meta (e cosa devi fare subito)

Andromeda Ads: cosa cambia con il nuovo aggiornamento di Instagram e Meta (e cosa devi fare subito)

Il mondo delle Instagram Ads cambia (di nuovo). Meta ha annunciato Andromeda Ads, un aggiornamento che promette di rivoluzionare il modo in cui si creano, gestiscono e ottimizzano le campagne pubblicitarie su Instagram e Facebook.
Ma (spoiler!) tra annunci roboanti e comunicati ufficiali, pochi spiegano cosa cambia davvero nella pratica per chi usa le ads per trovare clienti, vendere servizi o fare lead generation.

In questa guida, ti spiego in modo chiaro, senza inglesismi inutili, cos’è Andromeda Ads, cosa cambia rispetto a prima, cosa devi fare subito e cosa NON fare per non buttare soldi.

Cos’è Andromeda Ads? (La versione semplice, senza tecnicismi)

Andromeda Ads è il nome dell’aggiornamento che Meta sta rilasciando su tutta la piattaforma pubblicitaria (Instagram, Facebook, Audience Network), a partire da fine 2024 e in rollout progressivo nel 2025.

Obiettivo dichiarato:
Rendere la gestione delle campagne ancora più automatizzata, intelligente e “prevedibile”, grazie a un uso spinto dell’intelligenza artificiale (AI), dell’ottimizzazione dinamica e di nuovi sistemi di segmentazione del pubblico.

In pratica, Meta vuole:

  • Ridurre i passaggi manuali e le variabili da impostare (meno “settaggi” → più AI)
  • Ottimizzare i risultati in tempo reale, imparando dagli obiettivi scelti
  • Unificare la creazione degli annunci su tutte le piattaforme (un solo flusso per Facebook, Instagram, Reels, Stories, Messenger)
  • Facilitare il testing di creatività, testi e pubblico, anche per chi ha poca esperienza

Le 5 novità principali di Andromeda Ads (e perché ti devono interessare)

1. Nuova dashboard “tutto in uno”

Ora crei le campagne da un solo pannello: niente più passaggi separati per Instagram o Facebook, meno “confusione” per chi inizia.

Vantaggio:
Meno errori nei settaggi, più facile testare formati diversi (es: il tuo reel va su IG, ma anche su Facebook, senza rifare l’ad da zero).

2. Obiettivi “intelligenti” e campagne a ciclo continuo

Sparisce la distinzione netta tra campagne “lead”, “conversione”, “traffico”: scegli un obiettivo macro (es. “acquisizione clienti”, “prenotazioni”, “acquisti”), e l’AI di Meta ottimizza i singoli step in automatico.

Vantaggio:
Se imposti bene l’obiettivo finale, l’algoritmo capisce se spingere più sulle visualizzazioni, sui click o sulle conversioni in base al comportamento reale degli utenti.

3. Budget e offerte sempre più automatizzate

Il sistema suggerisce il budget giornaliero e la distribuzione su pubblico/creatività, basandosi sulle campagne precedenti, sulle performance e sugli obiettivi.

Vantaggio:
Meno rischio di “sbagliare” budget su un solo pubblico, ma attenzione: serve monitorare che il sistema non disperda tutto in test inutili!

4. Creatività dinamiche e A/B test automatici

Puoi caricare più versioni di copy, immagini, video, CTA: Andromeda le testerà in automatico, tenendo solo quelle che convertono di più.

Vantaggio:
Risparmi tempo e puoi finalmente vedere, dati alla mano, quali combinazioni funzionano meglio (senza fare 20 campagne manuali).

5. Reportistica semplificata e azioni consigliate

La dashboard segnala cosa funziona, cosa migliorare e ti suggerisce cosa cambiare (“Aggiungi una CTA più forte”, “Sostituisci la creatività che performa peggio”, “Alza il budget qui, abbassalo là…”).

Vantaggio:
Anche chi non è un analista può correggere le campagne al volo, basandosi su consigli pratici, non solo su numeri e percentuali.

Cosa cambia davvero per chi fa campagne Instagram (e come sfruttare Andromeda Ads subito)

1. Serve ancora strategia, non solo automazioni

L’AI non può decidere per te chi vuoi attrarre, quale offerta promuovere, quale funnel portare avanti.

Quindi:

2. Prepara più creatività (e testale)

Andromeda Ads funziona meglio se carichi almeno 3-4 varianti (copy, visual, formati).

Non ti accontentare del post “che va sempre bene”: crea almeno un video, una foto, un carosello e una storia verticale.

Più varianti = più possibilità di intercettare il pubblico giusto.

3. Attento alle offerte “troppo automatiche”

Se il sistema ti suggerisce di alzare il budget troppo velocemente…

Non seguire ciecamente: controlla sempre CPL (costo per lead), costo per DM, percentuale di conversione.

A volte la macchina fa test “inutili” per spendere il budget; il tuo lavoro è ottimizzare SEMPRE in base ai dati reali.

Per imparare come leggere i dati veri, leggi Come leggere i dati di Instagram Ads: la guida semplice.

4. Punta su funnel semplici (e retargeting automatico)

Andromeda potenzia il retargeting: chi vede una storia, interagisce con un post o clicca un link verrà “ripreso” in automatico da Meta.

Consiglio pratico:

Prepara una sequenza di contenuti:

  • Primo ad = awareness (scoperta)
  • Secondo ad = lead magnet / richiesta
  • Terzo ad = offerta / consulenza / iscrizione

L’algoritmo farà vedere ogni step a chi è “pronto”, aumentando il tasso di conversione.

5. Sfrutta la reportistica per agire in tempo reale

Non aspettare fine campagna per cambiare: ogni 48 ore guarda i consigli della dashboard e correggi subito dove serve (copy, creatività, pubblico, budget).

Errori da evitare con Andromeda Ads (e con tutte le automazioni)

  • Pensare che basti “mettere su una campagna” e tutto andrà bene: la strategia la decidi tu, non l’AI!
  • Non avere abbastanza creatività diverse: il sistema ha bisogno di dati per capire cosa piace al tuo pubblico.
  • Sbagliare l’obiettivo: se chiedi conversioni ma la landing non è pronta, butterai solo soldi (qui la guida: La tua landing page non porta clienti?)
  • Ignorare i dati reali: continua a monitorare CPL, DM, prenotazioni, e non solo visualizzazioni/click.
  • Fidarsi solo degli “automatismi” di Meta: l’AI ottimizza, ma tu devi sempre sapere chi vuoi raggiungere e cosa vuoi ottenere!

Checklist rapida: come sfruttare Andromeda Ads SUBITO

  1. Imposta l’obiettivo vero della tua campagna (lead? DM? vendite?)
  2. Prepara almeno 3 creatività diverse (video, foto, carosello)
  3. Usa testi brevi, chiari, con CTA forti e immediate
  4. Imposta pubblico ampio, ma personalizza il copy per il tuo target (no “parlo a tutti”)
  5. Controlla la dashboard ogni 48h e correggi subito in base ai suggerimenti
  6. Analizza il CPL/CPM/DMC (costo per DM) e chiudi subito ciò che non va

Vuoi sfruttare Andromeda Ads senza buttare soldi?

Scarica Adscheck 7 (la checklist aggiornata per capire dove le tue campagne stanno perdendo budget e come correggere subito) oppure prenota una consulenza: ti aiuto a impostare le nuove campagne, ottimizzare i dati e costruire un sistema che trasforma davvero follower in clienti.

E ricorda:

Con Andromeda Ads, non basta premere “avvia”.

Serve strategia, creatività e capacità di leggere i dati.

E quella, credimi, è tutta un’altra storia.

Come impostare la strategia di budget per le campagne Instagram Ads (2025)

Come impostare la strategia di budget per le campagne Instagram Ads (2025)

Quanti soldi dovresti mettere nelle Instagram Ads?

C’è chi dice “basta 5 euro al giorno”, chi spinge per “almeno 500 euro a settimana”, chi ancora non ha la minima idea e fa “tanto per fare”.

La verità è che la strategia di budget non è una formula magica, ma una serie di decisioni che puoi prendere in modo razionale, sulla base dei tuoi obiettivi, della struttura dell’offerta e della fase di business in cui ti trovi.

In questa guida ti spiego come NON buttare soldi e come iniziare a pianificare il budget in modo sostenibile e intelligente.

Soprattutto se sei un freelance o un imprenditore che vende servizi.

Prima domanda: perché vuoi investire su Instagram Ads?

Prima di iniziare con discorsi più tecnici partiamo, come sempre, dalle basi.

Sembra banale, ma quasi nessuno parte da qui.

Vuoi ottenere richieste di consulenza?
Vuoi generare iscrizioni a una newsletter o lead magnet?
Vuoi vendere un corso o promuovere un evento?

L’obiettivo cambia TUTTO: budget, formato dell’ad, pubblico, metriche da monitorare.

Se non sai qual è il risultato che vuoi ottenere, qualsiasi cifra rischia di essere buttata.

Per scegliere bene, leggi Promuovere post Instagram funziona? La guida pratica per coach e consulenti

Quanto budget serve per partire (davvero)?

Non esiste una soglia minima “universale”, ma ecco le regole di base:

  • Test di validazione: almeno 7-10€ al giorno per almeno 7 giorni (minimo sindacale per avere dati attendibili)
  • Campagna di acquisizione lead: se il costo medio per lead è tra 3€ e 8€, considera un budget mensile di almeno 200-300€ per raccogliere dati e capire se la strategia è sostenibile
  • Campagne di vendita diretta: se il tuo servizio vale 200€, puoi permetterti di spendere anche 20-30€ per ogni richiesta di contatto/lead qualificato

Importante:

Inizia SEMPRE con piccoli test, raccogli dati e poi scala.

Se investi tutto subito e la campagna non funziona, bruci budget e motivazione.

Approfondisci questo tema in Quanto costa promuovere su Instagram nel 2025?.

Suddividi il budget in “fasi” (no all-in, sì processo)

Sai qual’è uno degli errori che vedo più spesso quando faccio le consulenze con i miei clienti?

Mettere tutto il budget in una sola campagna, formato o pubblico.

La strategia più efficace è distribuire il budget in tre fasi:

  1. Test (20-30% del budget totale):
    Prova vari formati (reel, caroselli, storie), diversi pubblici, almeno due creatività.
    L’obiettivo qui è capire cosa converte meglio: spesso è la campagna che “non ti aspettavi”.
  2. Ottimizzazione (40-50%):
    Sposta budget sulle ads e i pubblici che hanno avuto i migliori risultati nel test.
    Riduci gli sprechi, elimina i formati o i pubblici che non portano risultati.
  3. Scaling (20-30%):
    Quando hai trovato la combinazione vincente, aumenti progressivamente la spesa (10-20% ogni 3-5 giorni), senza impazzire.

Esempio pratico:
Budget totale mese = 300€

  • 100€ su test (più creatività, 2 pubblici, 2 formati)
  • 150€ su pubblici/formati vincenti
  • 50€ su scaling o su un’offerta lampo (es. webinar, promozione 48h)

Calcola il budget in base al valore del cliente

Una delle cose che mi sento dire più spesso durante le mie consulenze è: “Metto 50€ e vedo che succede”.

Ma se vendi servizi ad alto valore (consulenze, percorsi, corsi), dovresti iniziare a ragionare così:

  • Quanto vale in media un cliente per te? (es: 400€ per una consulenza)
  • Quanti clienti vuoi ottenere dalle campagne? (es: 2 nuovi clienti)
  • Quanto sei disposto a investire per ogni cliente acquisito? (spendi anche 50-100€ per acquisire un cliente che ti genera 400€, se margine e percentuali sono sostenibili!)

Questo è il vero marketing, non “vediamo che succede”.

Per ragionare così, leggi anche Funnel marketing: come trasformare sconosciuti in clienti paganti.

Come decidere il budget giornaliero

Lo so, in questo momento tu starai pensando “Eh, Giulia, tutto bello. Ma quindi? Quanti soldi devo mettere al giorno?”

Dipende da:

  • Quanto vuoi testare (più varianti = più spesa)
  • Durata della campagna (meglio 10-14 giorni minimi, per evitare fluttuazioni casuali)
  • Pubblico (ampio = più budget, locale = meno budget)
  • Obiettivo:
    • Visualizzazioni/awareness: bastano anche 3-5€/giorno
    • Lead generation: almeno 7-15€/giorno
    • Vendita diretta: parti da 10-20€/giorno

Consiglio pratico:
Meglio poche campagne “solide” che mille micro-test senza dati significativi.
Fai sempre un confronto tra CPM (costo per mille impression), CPC (costo per click), CPL (costo per lead): i dati ti diranno dove investire.

Vuoi capire come monitorare le metriche giuste? Approfondisci qui: Come leggere i dati di Instagram Ads: la guida semplice.

5 errori da evitare assolutamente

  1. Monitorare ogni 48h
    Se la campagna va male, attendi qualche giorno (staccarla dopo 48 ore non aiuta te a recuperare dati, ma nemmeno l’algoritmo di Facebook a capire a chi mostrare i tuoi annunci.
  2. Distribuire troppo poco su troppi pubblici
    Meglio due pubblici con 50€ a testa che cinque con 20€. L’algoritmo “capisce” di più e ottimizza meglio.
  3. Ignorare i dati delle campagne precedenti
    Analizza sempre quali formati, copy, pubblici hanno portato risultati migliori (vedi Come scegliere il target per le sponsorizzate Instagram).
  4. Cambiare tutto insieme
    Se una campagna non funziona, cambia un solo elemento per volta (copy, visual, pubblico).
  5. Sbagliare l’obiettivo della campagna
    Non usare “awareness” se vuoi lead, non usare “traffico” se vuoi DM. Scegli sempre l’obiettivo più vicino al risultato che vuoi ottenere.

Test: quanto budget serve davvero per “capire” se una campagna funziona?

Almeno 1000 impression (visualizzazioni) per ogni variante di pubblico/copy.

Solo dopo puoi valutare:

  • CPM basso, tanti click, ma pochi DM? Problema di offerta/landing.
  • CPM alto, pochi click? Problema di pubblico/target.
  • CPM basso, tanti DM, ma nessuna conversione? Problema di follow-up/offerta/qualifica.

Se dopo 100€ di spesa non hai richieste o lead, c’è un problema serio da correggere (offerta sbagliata, target fuori fuoco, copy poco efficace, o landing page che non convince).

Vuoi approfondire la parte di landing? Leggi La tua landing page non porta clienti?.

FAQ rapide sulla strategia di budget Instagram Ads

“Posso partire con solo 5€ al giorno?”
Sì, ma ci vorrà più tempo a ottenere dati utili. Meglio almeno 7-10€ al giorno, anche solo per pochi giorni, e poi aumentare dove funziona.

“Quanto investire in totale?”
Pensa sempre in termini di “quanto sono disposto a pagare per un cliente/lead”.
Se vendi servizi ad alto margine, puoi permetterti investimenti più alti; se il margine è basso, punta più su strategie organiche.

“Quando ha senso aumentare il budget?”
Quando una campagna ottiene risultati a costi sostenibili: alza il budget del 10-20% ogni 2-3 giorni, mai tutto insieme.

“Meglio investire tutto in una settimana o dividere nel mese?”
Meglio dividere: Instagram Ads “apprende” nel tempo. Le campagne di 10-14 giorni performano meglio delle “botte” di 2-3 giorni.

Vuoi evitare di sprecare budget nelle campagne Instagram e trasformare ogni euro investito in clienti reali?

Scarica Adscheck 7, la checklist che ti aiuta a capire subito dove stai perdendo soldi e dove devi cambiare strategia. Oppure prenota una consulenza: analizziamo insieme i dati, il budget e la tua offerta per costruire una campagna che funziona davvero per il tuo business.

E ricorda:

Se vuoi risultati veri con Instagram Ads, non ti basta “mettere un budget a caso e sperare”.

Serve strategia, dati, pazienza e capacità di aggiustare il tiro.

E quella, credimi, è tutta un’altra storia.