Hai creato il tuo corso online. Magari insegni a organizzarsi meglio, a fare yoga da paura o a scattare foto che lasciano a bocca aperta. Hai messo anima, sudore e ore di lavoro in quel corso. E ora?
Ora devi farlo conoscere. E Instagram sembra il posto giusto, vero? Peccato che ogni volta che apri Gestione inserzioni ti senti come se qualcuno ti avesse catapultato in una sala comandi della NASA. Bottoni ovunque, numeri che non capisci, e la sensazione che stai per buttare soldi nel vuoto.
Respira. Non sei solo.
La verità è che sponsorizzare un corso su Instagram non è complicato.
È solo spiegato male.
Tipo quando a scuola il prof di matematica dava per scontato che tutti sapessero già tutto.
Ecco perché oggi ti spiego come portare il tuo corso davanti agli occhi giusti, in modo semplice, senza tecnicismi e soprattutto senza sprecare budget in tentativi alla cieca.
Pronta? Partiamo.
Partiamo dalle basi: a chi parli?
Immagina di organizzare una festa.
Non inviteresti mai persone a caso per strada, vero?
Chiameresti gli amici giusti, quelli che sai che si divertiranno.
Ecco, con Instagram è uguale.
Prima di premere “pubblica” su qualsiasi campagna, devi avere chiarissimo chi è la persona che ha bisogno del tuo corso.
Non “tutti”.
Non “chiunque voglia imparare”.
Ma proprio LUI o LEI.
Se il tuo corso insegna a scrivere meglio → il tuo cliente ideale è un freelance che perde opportunità perché non sa comunicare il suo valore.
Se insegna a gestire il tempo → è un imprenditore sommerso dalle cose da fare che arriva a sera senza aver concluso niente.
Se insegna strategie di vendita → è un consulente bravo nel suo lavoro ma che si blocca quando deve proporsi.
Fermati 5 minuti e scrivi questa frase:
“Il mio corso aiuta [tipo di persona] a [risultato concreto].”
Esempio: “Il mio corso aiuta freelance creativi a presentarsi ai clienti in modo chiaro e professionale, così da chiudere più progetti.”
Se non riesci a completare questa frase con chiarezza, fermati qui. Perché se non sai a chi parli, Instagram non saprà a chi mostrare il tuo annuncio. E butterai soldi.
Se non hai mai definito il tuo cliente ideale in modo strategico, ti consiglio di leggere prima come scegliere il target per le sponsorizzate Instagram. Ti cambierà il modo di vedere le campagne.
Fine della storia.

Il segreto per non sembrare disperata: Regala Qualcosa Prima
Facciamo un gioco.
Immagina di essere a una cena e qualcuno che non conosci si avvicina e ti dice: “Ciao, ti va di darmi 300 euro?”
Tu che fai? Scappi. Ovvio.
Ecco, è esattamente quello che succede quando chiedi subito i soldi per il tuo corso a persone che non ti conoscono.
Instagram non è il tuo pubblico fedele. Instagram è pieno di gente che ti vede per la prima volta, che magari sta scrollando in pausa pranzo e non ha la minima intenzione di comprare niente.
La mossa intelligente? Offri un assaggio gratuito.
Tipo quando al supermercato ti danno quel pezzetto di formaggio da provare. Tu lo assaggi, ti piace, e finisci per comprare la forma intera.
Nel tuo caso, il “pezzetto di formaggio” può essere:
- Un mini-ebook (5-10 pagine) con i 3 errori più comuni nel tuo campo
- Un PDF con una checklist pronta all’uso
- Un video di 10-15 minuti che spiega un concetto chiave del tuo corso
- Un template che possono scaricare e usare subito
L’importante è che sia:
- Utile davvero (non aria fritta)
- Veloce da consumare (nessuno ha tempo per un manuale di 50 pagine)
- Collegato al corso completo (così capiscono che c’è molto di più)
Quando le persone scaricano il tuo regalo, succedono due cose magiche:
- Capiscono che sai di cosa parli
- Ti lasciano l’email (e tu hai il permesso di ricontattarle)
Boom. Hai appena trasformato uno sconosciuto in qualcuno che ti conosce e si fida di te.
Se hai qualche dubbio su cosa offrire gratuitamente nel tuo caso specifico, ti consiglio di leggere il mio articolo Il tuo lead magnet fa schifo
I contenuti che funzionano davvero (e come crearli senza impazzire)
Ok, hai il regalo pronto. Ora devi creare i contenuti che faranno fermare le persone mentre scrollano.
E qui arriva la parte divertente: devi dare a Instagram diverse opzioni. Perché il sistema (si chiama Andromeda, ma non ti serve saperlo) è come un bambino curioso. Se gli dai un solo giocattolo, si annoia. Se gliene dai tre, trova quello che piace di più e lo usa.
Se vuoi approfondire come funziona il nuovo algoritmo di Meta, leggi la guida completa su Andromeda Ads e scopri come adattare le tue creatività per ottenere il massimo dai tuoi contenuti.
Quindi, preparati a creare 3 tipi di contenuto diversi:
1. Il Video Corto (10-15 secondi)
Tipo: guardi la telecamera e dici una cosa che fa alzare le antenne.
Esempio: “Sai perché il tuo corso non si vende? Perché non stai parlando al problema giusto. Scarica la guida gratuita e scopri come farlo.”
Semplice. Diretto. Al punto.
2. La Foto con Testo Gigante
Una bella immagine (anche stock, nessuno ti giudica) con sopra scritto a caratteri GRANDI il beneficio principale.
Esempio: “Da zero clienti a agenda piena in 30 giorni” + freccia verso il pulsante “Scarica ora”.
L’occhio umano ama le cose chiare. Se deve sforzarsi per capire, passa oltre.
3. Il Carosello (5 Slide)
Questo è il contenuto “educativo”. Fai vedere che ne capisci.
Struttura che funziona sempre:
- Slide 1: Titolo forte (“5 errori che ti costano clienti ogni giorno”)
- Slide 2-4: Errori + soluzione veloce
- Slide 5: CTA “Scarica la guida completa gratis”
Quando carichi questi contenuti nella campagna, Instagram li testerà tutti e capirà da solo quale funziona meglio con il tuo pubblico.
Tu non devi fare niente.
Lui lavora per te.

Come impostare la campagna
Ecco, arriviamo al momento “paura”.
Quello in cui apri Gestione inserzioni e pensi: “Ma chi me l’ha fatto fare?”
Tranquilla.
Segui questi passaggi e sei a posto.
Passo 1: Scegli l’obiettivo giusto
Vai su Gestione inserzioni e clicca su “Crea campagna”.
Ti chiederà: “Cosa vuoi ottenere?”
Tu scegli: “Acquisizione contatti” (o Lead, se lo vedi in inglese).
Perché? Perché tu non vuoi vendere subito il corso.
Tu vuoi raccogliere email di persone interessate al tuo regalo gratuito.
Passo 2: Decidi chi deve vedere l’annuncio
Qui scegli:
- Età: chi compra di solito il tuo corso? 25-45 anni? 30-55?
- Interessi: metti parole chiave legate al tema. Se insegni fotografia: “Fotografia”, “Canon”, “Reflex”, “Lightroom”.
Non esagerare. 3-5 interessi bastano.
Passo 3: Decidi il budget
Ecco la domanda da un milione di dollari: “Quanto spendo?”
Risposta semplice: parti con 10 euro al giorno per 7 giorni. Totale: 70 euro.
È un test. Serve per capire se funziona. Se butti dentro 500 euro subito e sbagli qualcosa, hai buttato 500 euro. Se ne butti 70 e sbagli, pazienza. Aggiusti e riparti.
Vuoi capire meglio come impostare il budget in base ai tuoi obiettivi? Leggi la guida completa su quanto costa promuovere su Instagram e come impostare la strategia di budget per le tue campagne.
Passo 4: Carica i tuoi contenuti
Qui metti:
- I 3 video
- Le 3 foto
- I 3 caroselli
E poi scrivi 2 versioni del testo:
- Una corta: “Scarica la guida gratuita e scopri come [beneficio]. Clicca qui.”
- Una lunga: Racconti il problema, empatizzi, offri la soluzione.
Instagram li mescolerà e troverà la combinazione migliore.
Passo 5: Premi “Pubblica” e Respira
Fatto. La campagna è attiva.
Ora aspetti 48 ore.
Sì, 48 ore.
Non controllare ogni 5 minuti.
Lascia lavorare il sistema.
Dopo 48 ore, vai a vedere: quale creatività sta portando più clic? Quale costa meno?
Bene, ora che lo hai visto, mettiti a fare qualcos’altro.
Sono pazza? No.
Ma ho visto troppi professionisti mettersi a cambiare un intero funnel solo dopo 2 giorni di campagne.
Al giorno d’oggi, soprattutto se investi cifre contenute (come 10 euro al giorno), prima di 7-10 giorni non riesci a vedere niente.
E, credimi, se anche il questo lasso di tempo non arrivano contatti, riesci comunque ad ottenere abbastanza dati per capire come indirizzarti.
Se non sai come interpretare i numeri che vedi nella dashboard, leggi la guida su come leggere i dati di Instagram Ads. Ti spiego tutto in modo chiaro, senza tecnicismi.
Dove mandi le persone dopo il clic?
Hai fatto tutto bene.
La persona clicca sul tuo annuncio.
E ora?
Ora deve arrivare in un posto dove:
- Capisce subito cosa ottiene
- Lascia l’email
- Riceve il regalo
Niente menù complicati.
Niente 10 link diversi.
Una pagina. Un obiettivo.
Cosa ci metti in questa pagina?
- Titolo chiaro: “Scarica la guida gratuita: [Beneficio]”
- 3 benefici veloci: punti elenco, facili da scannare
- Una testimonianza (se ce l’hai)
- Il form: Nome + Email + Bottone “Invia”
Fine.
Se la pagina è lenta, le persone scappano. Testala col telefono. Deve caricare in 2 secondi massimo.
Altrimenti? Soldi buttati.

Ora che hai l’email, fai così
Ok, la persona ha scaricato il tuo regalo. Hai la sua email. Evviva.
Ma non è ancora il momento di vendere.
È il momento di costruire fiducia.
Ecco la sequenza che funziona:
Email 1 (subito): “Ecco il tuo regalo! [Link]. Buona lettura!”
Email 2 (dopo 2 giorni): Dai un consiglio utile collegato al tema. Tipo: “3 errori che fanno tutti quando [problema].”
Email 3 (dopo altri 2 giorni): Racconta una storia. Magari di un tuo cliente che ha risolto quel problema.
Email 4 (dopo altri 2 giorni): “Se il regalo ti è piaciuto, ti presento il corso completo. Ecco cosa trovi dentro + prezzo + bonus.”
E chi non apre le email? Gli rimandi una storia sponsorizzata su Instagram: “Hai già scaricato la guida? Vuoi passare al livello PRO?”
Quanto devi spendere davvero?
Facciamo due conti veloci.
Se il tuo corso costa 200 euro, puoi permetterti di spendere massimo 60 euro per acquisire ogni studente.
Cioè il 30% del prezzo.
Perché? Perché devi lasciare margine per: tasse, piattaforma, tempo che ci metti, e soprattutto… il tuo guadagno.
Esempio pratico:
- Corso a 200 euro
- Puoi spendere massimo 60 euro per studente
- Obiettivo: 5 studenti
- Budget totale: 300 euro
Parti basso (10 euro al giorno), guardi i numeri, e scali solo quando vedi che conviene.
Se ogni contatto ti costa 5 euro e su 10 contatti ne compra 1, significa che spendi 50 euro per vendere un corso da 200. Perfetto. Puoi aumentare il budget.
Se ogni contatto ti costa 20 euro e nessuno compra? Houston, abbiamo un problema. Fermi tutto e aggiusti.
Gli errori che fanno tutti (e che tu puoi evitare)
Vediamo quali sono le trappole classiche in cui cadono tutti. Spoiler: sono evitabilissime.
Errore #1: Parlare a tutti
“Il mio corso è per tutti!”
No. Non lo è. E se lo è, nessuno lo comprerà.
Perché se parli a tutti, non parli a nessuno. Le persone comprano quando si sentono capite. E tu non puoi capire tutti.
Errore #2: Chiedere soldi subito
“Compra il mio corso! Clicca qui!”
Ehhh no. Funziona come chiedere di sposarti al primo appuntamento. La gente scappa.
Prima regali. Poi vendi.
Se vuoi capire perché il famoso tasto “Metti in evidenza” non funziona e come fare pubblicità nel modo giusto, leggi promuovere post Instagram funziona davvero?
Errore #3: Landing page complicata
Troppe immagini, troppi link, troppi bottoni.
La persona arriva, non capisce, se ne va.
Una pagina = un obiettivo. Sempre.
Errore #4: Usare una sola foto
Instagram ama la varietà.
Se gli dai un solo contenuto, si annoia.
E il tuo pubblico pure.
Video + foto + carosello = combo vincente.
E se ti stai chiedendo se è meglio usare foto, video o reel, leggi per promuoversi su Instagram è meglio usare foto, video, reel o storie? e scopri quali creatività testare per Andromeda in base al tuo servizio.
Errore #5: Non guardare mai i numeri
Se non sai quanto ti costa un contatto, stai guidando a occhi chiusi.
Controlli i dati ogni 48 ore. Punto.
La Checklist da Stampare e Tenere sulla Scrivania
Prima di lanciare qualsiasi campagna, passa questa lista:
✅ Ho scritto chi aiuto e che risultato prometto
✅ Ho creato un regalo gratuito (PDF, video, checklist)
✅ Ho preparato almeno 3 tipi di contenuto (video, foto, carosello)
✅ Ho impostato budget test: 10 euro al giorno per 7 giorni
✅ La mia landing è veloce e ha un solo obiettivo
✅ Ho preparato le email di follow-up (valore + offerta)
✅ Controllerò i dati ogni 48 ore
Se hai spuntato tutto, sei già avanti al 90% dei tuoi concorrenti.
E credimi, non è poco.
Ricapitoliamo: Il piano in 3 righe
- Regala qualcosa di valore per attirare le persone giuste
- Crea contenuti diversi e lascia che Instagram trovi il migliore
- Nutri i contatti con email utili prima di vendere il corso
Sembra semplice? Perché lo è.
Il problema non è la complessità. Il problema è che la maggior parte delle persone salta passaggi, improvvisa, e poi si lamenta che “le Ads non funzionano”.
Le Ads funzionano. Se sai cosa stai facendo.
E se ti stai ancora chiedendo se è meglio puntare sui contenuti organici o sulla pubblicità, ti consiglio di leggere meglio fare contenuti organici o sponsorizzare? dove ti spiego perché l’organico non è gratis come credi.
Come impostare tutto in autonomia?
Guarda, lo so.
Leggere è una cosa.
Fare è un’altra.
Magari ora hai le idee più chiare, ma ti stai chiedendo: “Ok, e ora come faccio praticamente?”
Nessun problema.
Se vuoi una mano a costruire i contenuti giusti, capire se la tua landing è un buco nero di clienti o semplicemente avere qualcuno che ti dice “questo funziona, questo no”, ho due opzioni per te:
1. Scarica Adscheck 7 (Gratis)
È la checklist che in 15 minuti ti dice esattamente dove stai buttando soldi nelle tue campagne. Niente teoria, solo punti concreti da verificare. La trovi a questo link.
2. Prenota una Consulenza con me
In un’ora mettiamo a posto tutto il percorso: dal primo clic alla vendita del corso.
Ti dico cosa funziona, cosa no, e come sistemare.
Niente fumo, solo risultati.
Vendere un corso su Instagram non basta postare una foto carina con una caption motivazionale.
Serve un piano.
Serve strategia.
Serve sapere cosa dire, a chi dirlo, e come portare quella persona dal “chi sei?” al “dove firmo?”.
E quella, credimi, è tutta un’altra storia.
Ma ora ce l’hai. Il piano è qui. Gli step sono chiari.
Ora tocca a te.
Buon lavoro (e buone vendite).











